“I CHICCHI DELLA NONNA”

“I CHICCHI DELLA NONNA” – In un angolo dell’Appennino ligure si trova una casetta graziosa. Essa è molto accogliente, come l’affettuosa ospitalità degli amici che la abitano e che qualche giorno fa siamo andati a trovare.

Il gioviale sorriso della coppia – emiliana lei, lombardo lui – ci è corso incontro appena giunti a Pontegiacomo, una minuscola frazione di Mezzanego, in provincia di Genova.

Zona di forte emigrazione fra XIX e XX secolo, con pochissimi abitanti e quasi sconosciuta, Pontegiacomo è posta a 423 metri sul livello del mare fra montagne poco distanti dall’Emilia–Romagna, dove si arriva dopo aver oltrepassato il Passo del Bocco.

Andreina e Volmer ci aspettavano e, dopo averci salutato festosi, ci hanno accolto negli ambienti sereni della loro caratteristica abitazione, il cui arredo prezioso, elegante e funzionale rimanda ai modi pratici, amichevoli e simpaticamente cordiali dei proprietari.

Essi provengono da terre di antica cultura con tradizioni che affondano le radici in epoche storiche lontane e in un continuo avvicendarsi di popoli. Amano viaggiare e immergersi nell’arte, nella storia e nelle tradizioni dei molti paesi che visitano, di cui, lontani dalle vie dei turisti, cercano anche di scoprire e di vivere la vita quotidiana.

A Pontegiacomo abbiamo cenato, dormito e ci siamo fermati fino al pranzo del giorno successivo, chiacchierando in modo amabile e interessante, godendo della salubrità della montagna verde e tranquilla e della fragranza dell’orto e dei fiori, fra farfalle e teneri gattini.

Non è certo mancata la cucina prelibata, ispirata per l’occasione alla Liguria, regione che ci ospitava, e all’Emilia di Andreina, in un significativo connubio fra i prodotti del mare e quelli della terra.

Abili cuochi entrambi, i nostri ospiti hanno cucinato insieme, ma ognuno di loro si è poi dedicato a qualcosa di speciale: Volmer ha preparato una squisita focaccia genovese e Andreina un ottimo piatto della più recente tradizione piacentina: “i chicchi della nonna”.

 

Preparare “i chicchi” sembra semplice, ma bisogna fare attenzione a qualche segreto.

Il loro condimento consiste in un ragù a base di verdure che, cucinate sapientemente, acquistano un sapore squisito e un delicatissimo aroma.

Il piatto va servito infine con un’abbondante spolverata di parmigiano e un buon bicchiere di vino.

Con il permesso dei nostri amici abbiamo filmato la realizzazione dei “chicchi”, a cui abbiamo partecipato in minima parte anche noi … quasi per gioco, in un clima di collaborazione familiare e laboriosa

Intorno, la vita: le erbette, raccolte poco prima nell’orto da Volmer, subito pulite e lavate, cuocevano sulla fiamma accesa del fornello, le patate bollivano nel pentolone, il profumo invitante del sugo si spargeva nell’aria e le note della musica in sottofondo rallegravano e rasserenavano l’animo; persino le condizioni climatiche partecipavano della festa, regalando un tiepido sole che scaldava l’aria e illuminava la stanza, mentre mamma gatta, miagolando fiduciosa, si avvicinava in cerca di cibo da portare ai suoi gattini: era un’atmosfera idilliaca, un quadro di sapore classico che, senza stridere, sapeva convivere con la moderna tecnologia.

E’ stato un soggiorno indimenticabile e, ringraziando la sensibilità e la gentilezza di Andreina e Volmer, mantano pubblica ora le diverse fasi della realizzazione dei “chicchi della nonna” e la ricetta della cuoca per ottenere il sugo con cui li ha conditi.

 

“I chicchi della nonna”:

 

1 – Preparare gli ingredienti.

Per l’impasto occorrono gr. 300 di farina di grano tenero, kg 1 di patate invecchiate e un pugnetto di erbette lessate.

2 e 3 – Pelare, schiacciare e impastare le patate, seguendo le raccomandazioni della cuoca.

4 – Aggiungere le erbette.

5 – Stirare la pasta fino a ottenere delle “bisce” da cui ricavare “i chicchi”.

6 – Ora “i chicchi” sono pronti per la cottura:

7 – cucinarli, scolarli e condirli.

8 Finalmente tutti a tavola!

 

Per il condimento:

“Il sugo dei chicchi della nonna è un normalissimo sugo formato da cipolla, carota e sedano tutti molto tritati e fatti soffriggere lentamente in olio d’oliva.

L’unica differenza consiste nella quantità: una piccola cipolla, due belle carote, due gambi di sedano.

Quando le verdure sono passate leggermente, aggiungere un mazzetto di aromi (rosmarino, basilico, alloro, maggiorana….. peperoncino, a piacere).

A questo punto aggiungere pomodori senza la buccia e un po’ di passata (anche i pelati vanno bene);  anche  per questi ingredienti è necessario essere generosi nella quantità.

Il sugo dovrà sobbollire a lungo.

Ai nostri giorni la panna nei sughi è una variante desueta e non più gradita.

Ricordo però che quando veniva preparato, – parlo di una quarantina di anni fa –  la panna da cucina era un ingrediente irrinunciabile.

Ciascuno si regoli, quindi, come crede!” (Andreina)

 

© Antonina Orlando 07 Settembre 2018

 

“I CHICCHI DELLA NONNA”

2 commenti su ““I CHICCHI DELLA NONNA””

  1. Nella semplicità vi sono le migliori cose. Ingredienti chiave per questa cucina “povera”: amore verso il prossimo, generosità, lavoro e sudore per coltivare quei prodotti che Madre Natura ci può offrire.
    Un tempo si aveva davvero poco, eppure si era più ricchi di oggi; bastava preparare qualche pietanza, con quel poco che si aveva in casa, per poter stare tutti insieme e così affrontare amarezze e dolori, ma anche condividere gioie e novità.
    Bellissimo il video con accompagnamento musicale e la descrizione. Un tripudio di colori e profumi, descritti così bene da pensare di averli davanti.
    Complimenti alla cuoca e all’aiuto cuoca !
    Che fame!

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