“RIGENERAZIONE NATURALE CONTRO L’INQUINAMENTO MARINO”

“RIGENERAZIONE NATURALE CONTRO L’INQUINAMENTO MARINO” – MOSTRA DI MARCELLO PISANO. Marcello Pisano, sensibile ai problemi dell’inquinamento, da molti anni si impegna in attività costruttive sia nella vita quotidiana, lavorando per tenere pulito l’ambiente, sia nella vita artistica, rappresentando con immagini la sofferenza e la ribellione della natura, oppure trasformando oggetti abbandonati e inquinanti in capolavori d’arte: “Con i pneumatici smessi” – afferma per esempio Marcello – “si può fabbricare di tutto: un vaso di fiori, una sedia, un muro di cinta, una colonna fiorita, un tavolo da salotto o da giardino; con un po’ di fantasia si possono eseguire dei lavori interessanti unendo l’utile al dilettevole e diventare un <<Ulisse>> del terzo millennio”.

Nel suo tentativo di sensibilizzazione, Marcello ha allestito mostre e ha partecipato a varie iniziative, notando sempre molto interesse nel pubblico.

“La natura” – egli immagina – “sta ponendo rimedio all’inquinamento del mare, rigenerando svariate specie di pesci. Alcuni si cibano di petrolio e catrame, altri filtrano l’acqua marina, asportando le micro particelle di plastica, i pesci volanti aspirano in superficie le esalazioni di gas inquinanti. Insomma, per evoluzione naturale, si stanno evolvendo miliardi di pesci, che ripuliscono i fondali marini, le spiagge, ossigenano l’acqua, ricreando così il perfetto ecosistema marino”. L’uomo, sconfitto, rimane isolato dietro la rete, che si nota in molti quadri, mentre l’inquinamento marino causa lo “Sgomento di Nettuno” .

Di seguito, corredati dalla spiegazione dell’autore, alcuni fra i quadri presenti alla mostra, allestita dal 25 novembre al 6 dicembre 2019, presso la sala esposizione della circoscrizione 5 di Torino:

I GUARDIANI DEL MARE – “Vagano continuamente attraverso i mari sorvegliando tutte le imbarcazioni, controllando che ognuno faccia il proprio dovere. Se qualcuno butta anche solo una cicca in mare, viene subito fotografato e al suo rientro viene immediatamente contattato e obbligato a pagare un’ammenda. Figuratevi se viene colto in flagrante, mentre fa cadere in acqua una bottiglia di plastica o un copertone.”

MEDUSE – “con i loro lunghi tentacoli assorbono le sostanze liquide inquinanti, trasformandole poi in acqua marina pura, essenziale alla vita dei pesci. Le meduse sono di colori diversi, a seconda del tipo di liquido con cui vengono a contatto. quando diventano bianche, vuol dire che hanno già ripulito la zona in cui si trovano.”

I BRUCHI – “I Bruchi di mare, incredibili creature della specie delle oloturie, filtrando l’acqua del mare, trattengono le micro-particelle di plastica e le tramutano in humus che è un ottimo nutrimento biologico.”

MURAENAS AMIANTIBUS – “Un pesce veramente formidabile contro le lastre d’amianto. Individua, vagando per i mari, con un fiuto cento volte superiore a quello di un segugio, le lastre e ogni tipo di manufatto contenente amianto, che aggredisce a morsi. Con la saliva disintegra l’amianto e l’inerte che rimane è simile alla sabbia del fondale marino in cui si trova.

La natura non finirà mai di stupirmi.”

DORATUS BUSTINORUM – “Un tipo di pesce corazzato, color bronzo dai riflessi dorati. Sono a decine di migliaia sparsi per tutti i mari. Ingoiano letteralmente ogni tipo e colore di busta e la comprimono all’interno del loro stomaco, come se avessero una pressa. La espellono poi sotto forma di palline che emergono in superficie, dove vengono raccolte e portate in speciali bruciatori, per produrre  energia pulita e a costo zero.”

OIL MAGNIFIC – “Sono come dei granchi giganti che mangiano il petrolio. Incredibile ma vero, al loro interno lo lavorano e lo espellono sotto forma di uova che emergono in superficie e che vengono trasportate dalle correnti in enormi bacini naturali. Qui l’uomo le raccoglie solo per il fabbisogno personale: vengono usate come combustibile ecologico al mille per mille. Il combueco viene usato per ogni tipo di motore.

Colui il quale venisse scoperto ad immagazzinarne più del dovuto o a venderlo per mero profitto, verrebbe obbligato a non usarne per sei mesi; se recidivo, verrebbe punito con sei anni di galera.”

PINNA NOBILIS – “Ce ne sono a miliardi: aspirano tutte le sostanze plastiche disperse nei mari, le lavorano e le trasformano; successivamente espellono dal loro organismo una sostanza filamentosa, come se fosse bisso. Questa specie di bambagia risale in superficie, viene raccolta dai tessitori e viene filata. Con essa si fabbrica un tessuto, dai colori sgargianti, da donare ai più bisognosi in tutto il mondo. E’ ottimo anche per fabbricare le reti rosse che vengono usate per dividere in settori i fondali marini più inquinati e pericolosi.”

PESCI VOLANTI – “Bellissimi da vedere. Sono leggeri come libellule, svolazzano a pelo d’acqua con vere acrobazie nel seguire i miasmi fatti fuoruscire in superficie dal turbinio provocato dalle corazzate. Aspirano tutti questi gas nocivi, e in men che non si dica li scaricano in contenitori stagno in fondo al mare. Questi sono collegati mediante tubi a speciali fabbriche chimiche, dove vengono convertiti in gas metano pulito.”

                                                            © Antonina Orlando 13 Dicembre 2019

 

“RIGENERAZIONE NATURALE CONTRO L’INQUINAMENTO MARINO”

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